La spesa in conto capitale indica il livello di investimenti effettuati da un Comune, rappresentando un fattore centrale per lo sviluppo del territorio. L’indicatore[1] è ancora più importante per i mesi a venire, quando i Comuni saranno chiamati a spendere le ingenti risorse europee del PNRR.
Il Comune con la maggiore spesa per investimenti arriva a sfiorare il 40%, e appartiene a una Regione a Statuto Speciale: Udine.
Nella valutazione non va considerata L’Aquila, che, a causa delle accennate questioni relative all’evento sismico del 2009, presenta livelli di spesa in conto capitale estremamente elevati (70% della spesa totale).
Superano il 25% Matera (26%) e Treviso (29%). Il risultato di Matera è da ricondurre, presumibilmente, agli investimenti effettuati per l’aggiudicazione del titolo di “capitale europea della cultura 2019”.
La minore spesa in conto capitale, invece, al di sotto del 2%, viene registrata da 2 Comuni del Sud, quali Lecce e Vibo Valentia, entrambe in procedura di riequilibrio finanziario, e da un Comune del Centro, quale Terni, in stato di dissesto.
[1] L’indicatore è calcolato come rapporto tra spese in conto capitale su spese totali.